I maestri italiani della Collezione Malerba

Da sabato 24 novembre 2018 a sabato 16 febbraio 2019

Lun-ven: 9,00-13,00 / Gio: 14,30-18,30 / Sab: 15,00-19,00

Apertura straordinaria la prima domenica di ogni mese dalle ore 15 alle 19

Inaugurazione
sabato 24 novembre ore 17:00

Ingressi
Intero 5 euro
Ridotto 4 euro

Mostra fotografica "I maestri italiani della Collezione Malerba. la fotografia italiana alla fine del XX secolo".

Una prestigiosa mostra fotografica è stata inaugurata sabato 24 novembre presso il Museo Garda di Ivrea. Si tratta de “I maestri italiani della Collezione Malerba, la fotografia italiana alla fine del XX secolo”, un'esposizione che resterà aperta fino al 16 febbraio 2019 e permetterà di ammirare opere dei grandi maestri italiani provenienti dagli archivi della Collezione Malerba.

La mostra è un omaggio ai grandi fotografi italiani: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Francesco Radino e Ivo Saglietti.

Le immagini di Gabriele Basilico, considerato tra i più autorevoli interpreti della fotografia italiana, permettono di accedere a un lavoro di documentazione della città e del paesaggio urbano, mentre i celebri scatti di Berengo Gardin raccontano l'evoluzione del paesaggio e della società italiana dal dopoguerra ad oggi.

Vincenzo Castella realizza ipotesi di narrazione visiva sulla complessità del tessuto e dell’intreccio delle città, Luigi Ghirri contribuisce con le sue sperimentazioni al rinnovamento del linguaggio fotografico, reinterpretando l’architettura e il paesaggio italiano.

Guido Guidi, tra i primi in Italia a fotografare il paesaggio marginale e antispettacolare della provincia, si concentra su luoghi liminari, familiari al fotografo e che ne condividono il carattere aperto e interrogativo.

A Mimmo Jodice invece il merito di aver segnato una svolta nel linguaggio fotografico, contribuendo a fornire una nuova visione del paesaggio urbano e dell’architettura. Ricordiamo che nel 2003, l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il prestigioso premio Antonio Feltrinelli per la prima volta assegnato alla fotografia.

Francesco Radino, attivo nella fotografia fin dagli anni Settanta, nel corso del tempo ha elaborato una propria poetica, ricca di suggestioni immaginifiche ed emozionali. I suoi lavori appaiono come un fluire di molteplici narrazioni dove si accumulano figure umane, elementi naturali, territori urbanizzati, animali e oggetti, che perdono l’originaria consistenza fisica per assumere la dimensione atemporale della memoria.

Ivo Saglietti, invece, a partire dai suoi reportage per agenzie francesi, americane e testate giornalistiche internazionali, si è mosso sempre di più verso progetti di documentazione che gli hanno permesso di affrontare una storia in modo più articolato e meno condizionato dalle esigenze dei settimanali.

Attraverso le ventisei opere esposte, provenienti dagli archivi della Collezione Malerba, i visitatori potranno addentrarsi in un percorso unico, composto da scatti che documentano un periodo storico, ma anche un modo di interpretare, vivere e raccontare il paesaggio.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con Fondo Malerba per la Fotografia e il contributo della Fondazione Guelpa.