Capodanno lunare al Museo

Consigliato a partire dai 6 anni. Costo: 5 € a bambino.

Informazioni: Mediares S.c. (Cell. 338.4803306)

Iscrizione obbligatoria entro venerdì 24 gennaio ore 12,00

Domenica 26 gennaio festeggiamo il capodanno cinese con un laboratorio speciale.
In Cina e in molti altri paesi dell’Estremo Oriente, il Capodanno Lunare, o Festa di Primavera, si festeggia in date diverse rispetto a quella occidentale. Quest'anno sarà il 25 gennaio a dare inizio all'Anno del Topo. Lo zodiaco cinese, noto anche come Sheng Xiao, si basa su 12 anni ciclici calcolati secondo il calendario lunare cinese. Ad ogni anno è associato un animale. A differenza dell'oroscopo occidentale, in cui ad ogni mese corrisponde un simbolo, in quello cinese ogni simbolo corrisponde ad un anno. È nota la vocazione orientale del Museo Garda, che in occasione del capodanno lunare ha organizzato un evento dedicato ai più piccoli per avvicinarli ad un aspetto di questa fiorente cultura.

Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago... Ogni bambino potrà sapere sotto il segno di quale animale è nato. Basterà lasciare la data di nascita all'iscrizione per poi scoprirlo tutti insieme. Durante il laboratorio si parlerà anche di animali fantastici, ai quali il mondo orientale attribuisce virtù e poteri magici. Infine, tutti potranno realizzare il proprio animale portafortuna con la tecnica  dello sbalzo su lamina metallica.

La collezione d’arte orientale


Il Museo Garda custodisce una ricca collezione d’arte orientale, frutto di due raccolte principali: quella del conte Francesco Baldassarre Perrone, già collezionista di reperti archeologici, e quella di Pier Alessandro Garda. Intorno alla seconda metà del Settecento, il museo Chinese di Perrone, presso Palazzo Giusiana, comprendeva opere provenienti dalla Cina, dall’America, dal Madagascar e dall’India. La collezione Garda consisteva per la gran parte in oggetti giapponesi acquistati sul mercato europeo all’inizio della grande espansione del Japonisme, coincidente con l’apertura del Giappone all’Occidente nella seconda metà dell’Ottocento.

Nel 1874 Pier Alessandro Garda donò alla Città di Ivrea la sua collezione di oltre cinquecento opere, integrandola successivamente con l’acquisto di circa duecentoquaranta oggetti realizzati con diversi materiali: metallo, porcellana, lacca, carta, seta, legno, bambù, avorio, guscio di tartaruga, vetro, paglia e altri ancora, risalenti al periodo Edo e inizio Meiji. Un patrimonio a disposizione di tutti che il Museo intende far conoscere a tutti i cittadini, a partire dai più piccoli.